Eventi e News

279253412 1844903175719144 8718939549135284119 n

piedelibero kids

SABATO 7 MAGGIO una task force della Cooperativa Ulisse sarà presente a San Casciano presso Ètico Shop per inaugurare un corner di Piedelibero dedicato ai bimbi e contestualmente condurre un laboratorio gratuito rivolto ai piccoli ciclisti dai 6 ai 10 anni perché possano apprendere come aggiustare, manutenere o personalizzare la propria bici.

Ètico Shop è il primo concept store digitale in Toscana. Di sé stessi dicono: "Abbiamo voluto creare uno spazio a metà tra il fisico ed il digitale dove narrazione orale e digitale si incontrano. Alla base dell'esperienza ibrida di Ètico c'è l'essere bottega di prossimità, dove il valore umano, che si esprime attraverso un'attenzione curata verso l'ospite, è sostenuto dalla parte digitale. Un'immagine, un aneddoto o una nuova informazione è a volte quanto basta per provocare un cambiamento o creare una nuova percezione. Nel nostro concept store potrai trovare abbigliamento sostenibile, prodotti biologici e di filiera, commercio equo e solidale, libri, cosmesi naturale e detersivi alla spina. Tutti i nostri prodotti sono scelti attentamente secondo criteri etici e di sostenibilità."

 

20220330 111439 - Copia

PIANETA 2030 è l'inserto del Corriere della Sera diretto da Beppe Severgnini che si occupa di ambiente, energia e buone prassi, e ne approfondisce le tematiche.

OGGI parla anche di Ulisse, del progetto Piedelibero, della sua genesi e delle speranze per il futuro.

RISTRUTTURARE BICICLETTE E REINVENTARE LA RACCOLTA RIFIUTI. LA RESILIENZA DEI DETENUTI.

di Lorenza Cerbini

Arrivano dal deposito comunale di Firenze. Vengono restaurate nel carcere cittadino di Sollicciano e con il marchio Piedelibero tornano in strada. Sono biciclette da donna, uomo e anche bambino. Sono da passeggio, corsa o citybike. Alcune persino a scatto fisso, rapporto unico, piacciono tanto ai più giovani. Il progetto Piedelibero è un esempio di resilienza umana e ambientale, un progetto nato nel 2013 come upgrade di Milleunabici varato dalla cooperativa sociale Ulisse. Da allora ha coinvolto una trentina di detenuti. "Nessuno di loro era in origine un meccanico. Nessuno sapeva come smontare, lubrificare, verniciare e rimontare una bicicletta. I detenuti sono stati assunti con busta paga, hanno appreso regole e competenze. L'attività in officina è diventata un percorso per il loro reinserimento nel mondo del lavoro e della società", dice Cristiano Sciascia, responsabile inserimenti lavorativi di Ulisse. Nel carcere di Sollicciano sono state riciclate centinaia di biciclette, ognuna diversa dall'altra fino a diventare modelli unici.

"Il format iniziale di Piedelibero prevedeva il noleggio delle biciclette restaurate in carcere e la rivendita dei rottami, ma con l'arrivo di quelle asiatiche, usate per il bike sharing cittadino, abbiamo dovuto rivedere la strategia d'uso", spiega Sciascia. Oggi dall'officina di Sollicciano escono mezzi destinati alle flotte aziendali e ai privati. L'ultimo ordine in via di consegna riguarda 230 mezzi per la cooperativa La Comune.

A incidere sui tempi influiscono due varianti. "In officina possono lavorare al massimo due detenuti per volta" spiega Sciascia. "La selezione è impegnativa. Servono attitudini manuali, la fase di apprendistato è lunga ed è favorito chi deve scontare molti mesi di prigione. Poi ci sono le bici, non sempre dai depositi comunali ne arriva un numero tale da coprire gli ordini. I mezzi recuperati rimangono nei magazzini 18 mesi in attesa che eventuali proprietari li riscattino. In questo momento abbiamo carenza di mezzi. Riceviamo quelle recuperate nel primo lockdown, ma in quei mesi pochi viaggiavano". I mezzi portati a Sollicciano vengono sottoposti ad accurato esame. "Si separano quelli in buone condizioni da quelli che richiedono molte ore di manodopera, riciclati per i ricambi."

Pezzi d'arte in mostra

Le bici custodite nei depositi del Comune sono spesso frutto di furto o abbandono, oppure sono state rimosse di intralcio al passaggio di veicoli e pedoni. "Non tutti i proprietari sono interessati a riaverle e a pagare eventuali costi di deposito. Non tutte le bici hanno un valore commerciale". Nelle ultime due decadi i brand asiatici a basso costo hanno invaso il mercato a scapito anche di marchi storici italiani. "Recuperare un mezzo di bassa qualità non sempre è produttivo", dice Sciascia. Le Piedelibero, tuttavia, hanno un valore tutto loro. Possono ordinarle anche i comuni cittadini e i più esigenti possono persino chiederne la personalizzazione. "Possono scegliere modello e colore. L'officina è dotata di tutti i macchinari necessari per la sabbiatura del telaio e la verniciatura. Prima della consegna, l'eventuale proprietario può provarla e a quel punto è libero di acquistarla oppure no".

Negli anni il progetto ha varcato persino le Alpi. "Un manager di una multinazionale di Bruxelles ci chiamò per una bici col colore aziendale, un bel verde. Finì in palio in una riffa interna".Il telefono squllò ancora quando il designer veneto di fama internazionale Maurizio Molin chiese "una bicicletta da rivestire con i vetri di Murano". Diventata opera d'arte, è esposta a Roma.

Mezzi per il noleggio

Negli anni, Piedelibero è diventato un brand "con campagne pubblicitarie e slogan che ricordano il piacere di andare in bicicletta, lo stato mentale dello stare in carcere e la transizione ecologica in corso". Quegli slogan appaiono oggi su t-shirt e felpe in vendita online (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Esempi? "I migliori vanno sempre controvento", "Chi è libero dentro è libero ovunque", "Il pensiero non ha catene", "Sulla strada in piano sono bravi tutti", "In salita e in discesa cambiano i rapporti", "Il sudore non inquina".

Il futuro? "A livello personale, vorrei che il progetto approdasse in quei territori dove la bicicletta è usata ogni giorno come mezzo di lavoro e non solo per le passeggiate domenicali", dice Sciascia. Intanto i 230 mezzi riciclati per La Comune torneranno sulle strade di Firenze in modalità noleggio. "Il progetto coinvolge i privati, studenti o lavoratori che vogliono spostarsi con un mezzo proveniente da una filiera sicura a canone agevolato e da tenere per un periodo di sei mesi o un anno". Pedalare a Piedelibero diventa così un nuovo modo di vivere le strade cittadine, sapendo di essere in sella a un mezzo ri-ciclato, nato da un progetto sociale amico dell'ambiente.

IMG-20220226-WA0013

Internazionale Kids "È un mensile di Internazionale per bambine e bambini. Pubblica i migliori articoli dei giornali di tutto il mondo per lettori dai 7 ai 13 anni. È in edicola l'ultimo mercoledì del mese. Internazionale Kids è solo su carta, non esiste la versione digitale."
Dal numero di febbraio è iniziato un percorso di consigli e "dritte" per i giovanissimi per autoripararsi la bicicletta.
Ora, sul numero di MARZO, oltre a un approfondimento sullo sviluppo e sulla crescita, il percorso di avviamento all'automanutenzione dei cicli prosegue con le interviste ai Ministri dei Trasporti (Marco) e dell'Interno (Chiara) di Ulisse.

CORSO DONNE

A GRANDE RICHIESTA arriva presso l'officina di Ulisse
WE CAN DO IT!
CORSO BASE DI MECCANICA PER CICLISTE
Il corso di meccanica per biciclette è rivolto a tutte le donne che hanno voglia di scoprire i trucchi per prendersi cura della propria bici.
Ad accompagnarle in officina ci sarà Alessandra Villa, viaggiatrice e appassionata di ciclomeccanica.
Si terrà nei giorni:
Venerdi 4 marzo 2022 dalle 17:00 alle 19:00.
Sabato 5 marzo 2022 dalle 10:00 alle 12:00.
Ogni lezione è un corso completo.
Presso l'officina di Ulisse in Via Baccio Bandinelli 84A a Firenze.
(50 metri dalla fermata tramvia Paolo Uccello)
Info partecipanti:
Il numero massimo delle partecipanti è di 8 per corso.
Per prenotarsi scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamare il tel. 3404185357.
Il costo compreso di materiali è di 10,00€ a persona.
Età minima consigliata 16 anni.
Si consiglia di portare la propria bici e vestiti da meccaniche (scarpe comode, vestiti che si possono sporcare).
Programma del corso:
Introduzione : anatomia generale della bici.
Gonfiare: come gonfiare in maniera giusta la camera d'aria.
Foratura: riparazione/sostituzione camera d'aria.
Regolazione dei freni (meccanici).
Regolazione dei deragliatori.
Sostituzione cavi e guaine di freni e deragliatori.
Nozioni di manutenzione dei freni idraulici.
Bikefitting: (trovare la posizione giusta, sulla bici giusta, per l'uso di cui abbiamo bisogno).
Pulizia e manutenzione corrente della bici (prodotti per la pulizia e la lubrificazione; attrezzi di base).
Qualche notizia sul progetto You can do it!
Perché la bici, perché la meccanica?
"Perché non si tratta solo di bici, non si tratta solo di meccanica.
Certo, in primo luogo saper riparare la bici ci rende più autonome nell'uso del mezzo di trasporto più sano, economico ed ecologico che esista oggi al mondo. Non posso dire che gioia ho provato la prima volta che ho regolato un deragliatore. E quando ho smontato completamente una bici e poi l'ho rimontata (senza avanzare troppi pezzi), mi sono sentita Superwoman."
"Ma saper gestire almeno gli aspetti più elementari della meccanica della bici non ci permette solo di riparare il nostro mezzo di trasporto di tutti i giorni, del fine settimana o delle vacanze.
Ci insegna soprattutto che anche noi lo sappiamo fare, che siamo capaci, che non abbiamo sempre bisogno del ciclista, di un marito, di un uomo (perché spesso è un uomo, no?) che ci cambi la camera d'aria o ci regoli i freni. Possiamo benissimo farlo da sole."
"La cosa più importante è osare, sporcarsi le mani, provarci e scoprire che non è così difficile.
E questo piccolo esempio di autonomia a volte ci permette di fare un passo enorme nella nostra autostima, nella sicurezza in noi stesse, ci dà la carica per fare mille altre cose, ben più grandi e difficili."
https://sites.google.com/view/wecandoit-theproject/il-progetto

freccia2

Sul numero di febbraio 2022 de "la Freccia", la rivista disponibile su tutti i treni Frecciarossa, si parla della Cooperativa Ulisse, di Piedelibero e del progetto condiviso con La Comune.

LIBERI DI PEDALARE

A Firenze un progetto sociale coinvolge i detenuti dell'istituto di Sollicciano nel restauro di biciclette che poi vengono noleggiate a lungo termine

Valorizzare il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, il riciclo, la sostenibilità ambientale e la mobilità green. È il progetto Piedelibero per La Comune, grazie al quale 230 biciclette destinate alla demolizione tornano alla vita dopo essere state aggiustate e restaurate dai detenuti dell'istituto penitenziario di Sollicciano, a Firenze. Un'iniziativa di noleggio bici a lungo termine, frutto della collaborazione tra La Comune, neonata cooperativa di comunità urbana fiorentina, e Ulisse, cooperativa sociale che da anni è impegnata nel reinserimento dei carcerati attraverso il lavoro, con il contributo della Fondazione Noi-Legacoop Toscana.

Provenienti dal deposito comunale di Firenze, le due ruote vengono rimesse su strada in un locale allestito a officina all'interno dell'istituto penitenziario, grazie all'impegno retribuito dei detenuti, che vengono coordinati e supportati da tutor e meccanici-operatori sociali di Ulisse.

"Il programma ci ha entusiasmato fin dall'inizio", commenta Gabriele Cury, referente del progetto, "perché riassume esattamente i valori della nostra cooperativa, come l'inclusione sociale e il lavoro in carcere, per creare progetti capaci di aiutare la comunità, soprattutto in questa transizione ecologica che riguarda tutti".

Il consorzio, che si occupa da anni di progetti a sostegno dei detenuti, ha creato il marchio Piedelibero con cui rendere riconoscibili le bici dopo il restauro e uno studio di re-design che comprende colori e accessori nuovi. I mezzi rinnovati, poi, vengono messi in vendita online sul sito della cooperativa e possono essere prenotati e ritirati in un'officina esterna.

"L'iniziativa è solo un piccolo contributo in termini numerici ai percorsi di recupero sociale dei detenuti e va letta come esempio di un indirizzo che andrebbe decisamente potenziato", sottolinea Romeo Gatti, presidente di Ulisse. "Non ricordo ricadute in termini di recidiva tra le persone uscite dal carcere tramite la cooperativa. Anzi, ormai sono tutte reinserite nel contesto sociale e professionale in maniera stabile. Investire sul lavoro come percorso riabilitante è fondamentale per la comunità se si pensa ai benefici che ne derivano in termini di sicurezza. Crediamo fortemente nel concetto di pena come strumento rieducativo e non come mera punizione, quindi ogni piccolo successo è motivo di grande orgoglio", prosegue.

L'attività in officina è così diventata un percorso verso l'uscita dal carcere, un modo per trasferire ai detenuti competenze e regole utili per il loro ricollocamento all'esterno. A oggi, circa 30 ex ospiti dell'istituto penitenziario, impegnati nel laboratorio di riparazioni di Sollicciano, sono rientrati nel mondo del lavoro. E, grazie alla sinergia con La Comune, le bici sono ora pronte per percorrere le vie di Firenze in modalità noleggio. L'idea è offrire un servizio a costo agevolato per chi vuole un mezzo funzionante e proveniente da una filiera sicura senza dover sostenere grandi costi di manutenzione o correre il rischio del furto. Chi diventa socio - che sia un cittadino, un'azienda o un'associazione - può noleggiare una due ruote a canone agevolato, scegliendo tra i vari modelli disponibili. "Diversamente dai servizi di sharing più diffusi, il nostro è un noleggio a lungo termine, per sei mesi o un anno", spiega Roberto Negrini, presidente de La Comune. "Vogliamo contribuire a liberare le città dal traffico e dall'inquinamento e a non sovraccaricare il trasporto pubblico locale, anche alla luce dell'esperienza pandemica. Con l'intento di coinvolgere tutti coloro che credono in una mobilità green, soprattutto i giovani che si spostano nelle ore di punta, per andare a scuola o al lavoro".

È stata attivata anche una rete di officine convenzionate per riparazioni e tagliandi e in città si potrà parcheggiare gratuitamente in spazi messi a disposizione dal comitato territoriale Uisp Firenze. Sulle biciclette è presente anche un QR code con cui si possono ottenere tutte le informazioni relative al progetto, che coinvolge altre realtà locali. Gli adesivi del logo, per esempio, sono stati prodotti dalla Ginger Zone, stamperia sociale che ha come finalità l'inserimento nella collettività di giovani stranieri non accompagnati e persone in stato di fragilità. La solidarietà, insomma, viaggia pedalando.  (Carmen Pidalà)

Duecentotrenta biciclette "sostenibili", recuperate e perfettamente restaurate, sono pronte a popolare le piste ciclabili e le strade di Firenze grazie al progetto "Piedelibero per La Comune". L'iniziativa d'esordio de "La Comune", neocostituita cooperativa di comunità urbana fiorentina - la prima in città - è un progetto di noleggio bici a lungo termine, nato grazie al contributo della Fondazione NOI – Legacoop Toscana, che coniuga sostenibilità ambientale, riuso e riciclo, valorizzazione di percorsi di reinserimento sociale e promozione di uno stile di vita più ecologico.

"Piedelibero per La Comune" punta a incentivare la mobilità sostenibile su due ruote a partire dalle giovani generazioni e dagli studenti, che avranno a disposizione un servizio di noleggio utile e vantaggioso per "pedalare in libertà" contribuendo anche, alla luce dell'esperienza pandemica, a non "intasare" i mezzi pubblici nelle ore di punta.

Un progetto dal forte carattere cittadino, che è stato "tenuto a battesimo" questa mattina in Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella e dall'assessore all'Educazione e Welfare Sara Funaro, insieme al presidente de La Comune Roberto Negrini. Testimonial d'eccezione del progetto Davide Cassani, ex ciclista professionista e Presidente APT Emilia Romagna.

Diventando soci della neonata cooperativa "La Comune", singoli cittadini, aziende o associazioni potranno noleggiare per 6 mesi o un anno una bicicletta ad un canone agevolato. A fornire le bici sarà la cooperativa sociale fiorentina Ulisse, che da anni porta avanti "Piedelibero", progetto sociale di reinserimento lavorativo dei detenuti: in un'officina allestita all'interno dell'Istituto Penitenziario di Sollicciano, sotto l'occhio esperto dei meccanici-operatori sociali di Ulisse, le biciclette provenienti dalla Depositeria comunale vengono recuperate e portate a nuova vita, riciclando in sicurezza rottami altrimenti destinati alla demolizione.

"La Comune è una bella realtà comunitaria - dice il sindaco Dario Nardella -, che arricchisce il tessuto socio-economico della nostra città, andando incontro ai bisogni reali dei fiorentini. Siamo felici di presentare a Palazzo Vecchio il progetto 'Piedelibero per La Comune', che tiene insieme temi che stanno particolarmente a cuore alla nostra amministrazione comunale: ovvero la promozione della sostenibilità ambientale e della mobilità green, l'incentivazione all'uso delle due ruote tra i giovani e gli studenti e gli inserimenti socio-lavorativi dei detenuti, attraverso i quali si riduce la recidiva e viene promosso il reinserimento sociale nella comunità. Tutte azioni che vengono favorite attraverso il recupero di bici provenienti dalla nostra depositeria comunale".

"Ambiente, scuola e sociale sono i tre pilastri su cui si basa 'Piedelibero per La Comune' - afferma l'assessore a Welfare ed Educazione Sara Funaro -, tre settori prioritari in questo particolare periodo storico che stiamo vivendo, segnato dalla pandemia. Con questo bel progetto i detenuti del carcere di Sollicciano si impegnano a recuperare delle biciclette per la comunità e hanno modo di apprendere un mestiere che in futuro potrebbe tornare loro utile. Il frutto di questa attività ha per i detenuti un ritorno positivo per la città sia in termini di incentivazione della mobilità green che di diffusione della cultura verde tra i più giovani".

"Questo progetto è un po' il biglietto da visita de 'La Comune', che nel 2022 presenteremo ufficialmente in un evento pubblico aperto alla cittadinanza, per far conoscere anche gli altri servizi offerti dalla cooperativa - afferma il presidente de La Comune Roberto Negrini -. Attraverso il progetto di noleggio bici abbiamo già iniziato a 'costruire la comunità' e ad attivare quella rete cittadina di soggetti in grado di trovare soluzioni e risposte ai bisogni delle persone nei diversi rioni e quartieri della città".

"La bicicletta è sempre stata, e tuttora è, una protagonista della mia vita e l'ho sempre considerata un driver non solo per lo sport ma, sempre più, per il turismo e per la mobilità sostenibile - afferma Davide Cassani, Presidente APT Emilia Romagna -. Progetti come questo de La Comune sono da esempio per un concetto di sostenibilità a 360 gradi, dall'integrazione sociale, al benessere dei cittadini, alla condivisione degli spazi, al riuso, al miglioramento della qualità della vita. L'uso della bicicletta per il bike to work, per il bike to school o il bike to shop sappiamo che genera vantaggi rilevanti per l'economia, per la riduzione del traffico e per la salute e permette di vedere la propria città con nuovi occhi".

Le bici disponibili per il noleggio con "La Comune" saranno di diversi modelli (Olanda 26", City bike mono marcia 28", City bike con marce 28") e saranno completamente riqualificate: ciascuna bicicletta avrà un numero di serie inciso sul telaio che la renderà identificabile e garantirà la filiera sicura del prodotto. Le bici saranno complete di campanelli e catarifrangenti ed immediatamente riconoscibili grazie alle caratteristiche manopole rosse e all'adesivo "Piedelibero per La Comune". Gli adesivi sono stati stampati dalla Stamperia Sociale – Ginger Zone, realtà che ha come finalità l'inserimento socio-lavorativo di giovani stranieri non accompagnati e persone in stato di fragilità, promossa da COSPE-Onlus e Cooperativa Sociale Oltre il Ponte Onlus.
Sulle biciclette sarà presente anche un Qr code, che una volta inquadrato darà accesso a tutte le informazioni relative al progetto.

Alla sottoscrizione del primo noleggio, i primi 100 soci della cooperativa avranno in omaggio un kit luci, un lucchetto ad alta resistenza e una borraccia fornita da Publiacqua spa (luci, lucchetti e caschi saranno inoltre sempre acquistabili dai soci della cooperativa a prezzi vantaggiosi).
Nel contratto di noleggio saranno inclusi due tagliandi obbligatori per revisionare periodicamente i mezzi e in città sarà attivata una rete di officine convenzionate.

Inoltre, sarà possibile parcheggiare gratuitamente la bici in uno degli spazi messi a disposizione da Uisp Firenze: la rete dei depositi sarà implementata costantemente, per essere sempre più capillare all'interno del territorio comunale.

E in caso di furto del mezzo? Sarà possibile avere un'altra bici: opzione, questa, valida per una volta nel corso del noleggio, presentando la denuncia di furto.

Costi del servizio:
Quota sociale per associarsi alla cooperativa "La Comune" 25,00 €

Canone noleggio semestrale cittadini: 50,00 €

Canone noleggio annuale cittadini: 65,00 €

Canone noleggio annuale aziende: 90,00 € + iva

Il progetto "Piedelibero per La Comune" è promosso dalla cooperativa di comunità urbana "La Comune" con il contributo della Fondazione Noi Legacoop Toscana e in collaborazione con il Comune di Firenze, la cooperativa sociale Ulisse, Publiacqua spa, Uisp Firenze, Osservatorio Bikeconomy, Stamperia Sociale – Ginger Zone e Scarpelli snc.

Tutte le informazioni relative al progetto sono disponibili sul sito lacomune.coop.

Cos'è la "La Comune"

"La Comune" è la prima cooperativa di comunità urbana di Firenze. Il nome "La Comune" racchiude in una sola parola l'esempio complesso di una comunità che si auto-organizza, con un forte valore simbolico: proprio il 28 maggio 2021 è stata la ricorrenza dei 150 anni dalla fine dell'esperienza storica parigina.
Associandosi alla cooperativa, singoli cittadini, associazioni, enti o imprese, hanno accesso agevolato ai servizi e ai beni offerti ed entrano a far parte di una comunità che si riunisce periodicamente, raccoglie le segnalazioni e organizza soluzioni, privilegiando la rete aderente e le risposte territoriali.

La cooperativa vuol essere una piattaforma di partecipazione e organizzazione di tutti i soggetti attivi e interessati, si può organizzare in nodi locali e connetterli in una rete cittadina, promuovendo anche la nascita di nuova cooperazione ad impatto sociale.

La cooperativa si propone ad esempio di agire per contrastare fenomeni di spopolamento urbano e favorire lo sviluppo dell'autorganizzazione di rioni e quartieri, anche tramite servizi di supporto, accompagnamento, assistenza e favorendo strumenti di conciliazione vita-lavoro. Vuole offrire beni e servizi a soci ed utenti utilizzando una rete di imprese e professionisti referenziati, ricercando le migliori condizioni per le prestazioni domestiche e di assistenza. Mira a supportare le imprese e il commercio di dettaglio, promuove le produzioni locali, organizza sistemi di consegna a domicilio accessibili, etici e sostenibili. Propone convenzioni e sistemi di acquisto collettivo dei prodotti del territorio e sostiene le reti di gruppi di acquisto. Ricerca e organizza attività turistiche e culturali ad impatto sociale ed ambientale e progetti legati alla valorizzazione del territorio. Organizza la domanda di integrazione delle comunità: promuove l'accesso a strumenti di formazione e di recupero scolastico; ricerca per soci e utenti l'offerta sportiva, ricreativa e educativa per tutte le età. (Repubblica, 07/12/2021)

265336504 109121881613814 6091238744497410279 n

Eventi e News